PUNTATA N.2 - Due Strani Pokémon
Jack e Vanessa avevano ormai oltrepassato quasi tutta la foresta ed erano diretti verso la città più vicina: Plumberopoli. Edward era abbastanza stanco di sentire le lamentele della ragazza, che diceva di non aver preso delle scarpe giuste per camminare per lunghissimo tempo oppure che aveva fame ed era sfinita. I due camminavano fra gli alberi da più di un giorno, nel quale era capitato decisamente di tutto: dalla tenda, che per Vanessa era troppo piccola, ai coleotteri che volevano entrarci e che spaventavano a morte Vanessa. Per questo motivo, durante la notte, jack non riuscì a chiudere occhio, in quanto la ragazza, che aveva rilevato una certa insicurezza scoperta poco per volta, lo chiamava ogni cinque minuti, mettendo fine ad ogni speranza di dormire serenamente. La mattina dopo la notte in bianco, jack non trovò più la sua compagna, che corse a cercare in giro, pensando che qualche pokémon o qualcuno l' avesse rapita per qualche motivo. La risoluzione della faccienda, però, anche se jack non sa se dire la parola "fortunatamente", era quella che Vanessa si era allontanata per lavarsi ad un ruscello poco lontano, ed era ritornata così, come se niente fosse. Decisamente, mentre pensava queste cose, jack era abbastanza pentito di averle offerto l' opportunità di viaggiare con lui, anche se, la presenza della ragazza, non so come, lo intiepidiva, quasi inteneriva. -Jack, sono stanca, fermiamoci- -No, Vanessa, siamo vicini ad un centro per viaggiatori, sii paziente- -Ma camminiamo già da due ore dall' ultima volta che l' hai detto- -è perché due ore fa mi serviva dirtelo per farti camminare ancora due ore- -Ma come ragioni? Comunque no, io sono una ragazza ed io mi fermo quando mi pare, punto- e la ragazza si piantò al terreno. -Questo non è un comportamento da ragazza, questo è un atteggiamento da bambina- -Bada a come parli, tu che col tuo egoismo non sai vedere oltre il tuo naso ed oltre i tuoi bisogni- -Ah si? Io sarei l' egoista? E chi ha preso le baccarancie dal mio zaino, allora?- -Avevo Fame- -Quelle sono le scorte che ci devono bastare sino al nostro arrivo a Plumberopoli- -Non m' importa, e non m' importa vederti guadagnare una medaglia- -Non andiamo lì per battere la palestra, io le ho battute già tutte- -E allora perché facciamo tanta strada?- -Devo vedere assolutamente una persona- -E chi sarebbe?- -Non sono cavoli tuoi, la incontrerai a tempo debito- -Vedi, sei anche arrogante- -Sei tu che mi fai uscire dai gancheri-... la litigata sarebbe andata avanti se Missingno non avesse attirato su di sé l' attenzione, per indicare loro che a poche centinaia di metri c'era una casa. -Il Centro, il centro- esclamarono. Corsero velocissimi ed arrivarono alla casa di legno, malomessa e che sembrava disabitata. -Questo ... è il centro?- disse Vanessa sbigottita. -Evidentemente non è più in funzione- Rispose Ed guardando la mappa con aria sicura. -E lo dici così, come se niente fosse?- -E che ci devo fare io?, non è colpa mia se è stato chiuso!- -è colpa tua se usi delle cartine vecchissime!- -Questa è una dei tipi di cartina più attendibili che si possano trovare in questa regione, quindi non prendertela con me.- -Non m' importa, me la prendo con te quanto voglio, perché sei un arrogante, egocentrico, egoista e anche maniaco- -Maniaco? che blateri?- -Ieri mi hai spiata mentre facevo il bagno al lago- -Non dire cavolate, sono corso da te solo perché gridavi come una forsennata- -Io gridavo come una forsennata perché sono stata presa di mira da un mostro- -un mostro? tu definisci gli ariados mostri?- -Certo che si- e dicendo questo, la ragazza tirò un pugno deciso alla porta di quella casa, che cadde all' istante. Jack era più che sorpreso e si domandò seriamente se quella che aveva vicino era una ragazza o un wrestler.
I due entrarono nella piccola casetta e cercarono in giro delle provviste, ma proprio quando Vanessa urlò di avere trovato la dispensa, una voce dall' uscio si fece sorpresa: -Che state facendo? chi siete?- Un vecchiò con due pokémon al seguito fece cadere i pezzi di tronco che aveva in mano e prese il fucile, incannando il colpo. Vanessa era terrorizzata, Ed anche, ma quest' ultimo si alzò e spiegò che pensavano che quella casa fosse abbandonata e tutto il resto. Quando il padrone dell' abitazione si calmò, offrì loro del cibo e dopo aver finito il pranzo, disse: - Non sbagliate, questo è il centro viaggiatori della strada di Plumberopoli, qui vivo da solo, da quando non sono più il custode della zona safari, e da una settimana vivo con questi due strani pokémon- poi tirò fuori un cestino di vimini, dove dentro due pokémon dormivano dolcemente. Erano tutte e due giallini, uno con parti arancioni e l' altro azzurre, tutti e due con un folto pelo sul corpo e sulla testa. -Che Amoorii- esclamò adorante la ragazza, con gli occhi lucidi. -Ha detto che li ha da una settimana, dove li ha catturati?- domandò il ragazzo. -Ma io non li ho catturati, li avevano abbandonati davanti a questa casa ed io non so veramente come liberarmene- -Liberarsene, ma sono così carini, come li hanno potuti abbandonare? mostri...- -Forse li hanno abbandonati perché sono due pesti infernali- -Anche se lo fossero, non è un motivo valido- rispose Vanessa -Sono Pokémon è hanno il diritto di avere un padrone che li ami- -Non arrivano molti allenatori di recente, quindi non li posso affidare a nessuno, e poi io sono così vecchio...- -Io sono un' allenatrice, posso prendermi io curo di ...- -Pireep e Mireep- intervenì l' uomo. -Sì, li vorrei-.
-Ma se non sai neanche come appendere una tenda, pretendi pure di accudire un pokémon?- disse Ed -Non sei ancora pronta- -Zitto tu, io ho accudito per tutta l'estate lo Zigzagoon di una mia amica, so come si trattano i pokémon!- -Accudire è differente da allenare- i due si guardarono con aria furiosa, quando il vecchio prese la pistola e sparò in alto perforando il tetto già bucato. -Come vuoi, ragazzina, ti metterò alla prova, faremo un duello pokémon con un pokémon ciascuno, se mi batterai, ti darò i pokémon del cestino- -Ma signore, Vanessa non ha mai...- -Taci! io voglio mireep e pireep con me, e farò qualunque cosa per averli-.
Intanto i due pokèmon si erano svegliati e osservarono con attenzione ciò che accadeva. Jack , Vanessa ed il vecchio, quindi si diressero nel retro della casa, dove l' uomo era solito intagliare il legno. -Tu ragazzo, prestale un pokémon e facci da arbitro-. -Jack, prestami Missingno., con lui non posso perdere- -Presuntuosa ragazzina- borbottò il vecchio. Jack alquanto arrabbiato disse a Missingno di combattere al fianco di Vanessa, e lui , un po' stranito, accettò l' ordine. -Ora vediamo come te la cavi con il mio...- il vecchio lanciò la pokéball in aria che quando cadde sprigionò una grande luce. -Tauros- Un tauros alquanto rabbioso si stava caricando di fronte a Vanessa, molto intimorita. -Non mi faccio vincere dalla paura,vai missingno attacca con attacco rapido!- Il tempo, per Ed, in quel momento si fermò, cadde all' indietro per le idiozie che aveva sentito, ma se per jack il tempo era fermo, per tauros non lo era, e sferrò l' attacco pestone al povero Missingno., che si era girato confuso verso Vanessa. Missingno si rialzò da terra e attese l' ordine della ragazza -Usa missirspillo, usa boato, usa tornado, usa segugio, usa tuononda...- mentre la ragazza pronunciava tutti gli attacchi che il pokémon di ed non aveva mai imparato, tauros combatteva con missingno, che , di testa sua, per salvare la pelle, saltava di qua e di là per evitare i fortissimi colpi. -usa terremoto, tauros- urlò il vecchio, e subito il pokèmon creò una fossa nel terreno che stava quasi per travolgere il pokémon che saltò via per miracolo. Intanto la ragazza continuava a pronunciare attacchi a casaccio, mentre poi le venne un' illuminazione e si ricordò di quando venne salvata al lago e dell' attacco usato per scacciare l' ariados, e subito esclamò: -Finiscilo, usa Bug- Ed era sbalordito, quasi affascinato, dal suo pokémon partì un raggio potentissimo che prese in pieno la furia scatenata avversaria, mandandola ko. -Tauros, ritorna- Iniziò il vecchio -Sei stata bravina, ma non troppo, se mi hai battuto è solo merito del tuo pokémon- -Ma cosa dice, io sarò una grande allenatrice imbattibile!- E mentre Jack stava prendendo già le sue cose in attesa di un lamento della ragazza sentì: - é per questo che ti do' i miei due pokémon- -Dice sul serio?- rispose gasata la ragazza -Si, purtroppo non ho trovato di meglio da quando ce li ho...- La ragazza vide all' uscio che portava al retro, i due pokémon che guardavano attentamente e si gettò abbracciandoli su di loro, felice... ma , spaventati, i due sferrarono scintille che cossero a puntino la ragazza, che giacette per del tempo annerita e fumante per terra, sotto le ghignate di Ed e le risate del vecchio. E così arrivò il tramonto, Ed e Vanessa erano pronti per ripartire, con due nuovi compagni, legati bel stretti con delle corde e tenuti con guanti di plastica dalla ragazza, che quasi si pentì della sua scelta di averli con sé, un po' come Jack di avere Vanessa... comunque sia la combricola ripartì, con i spari vaganti del vecchio, che usava come saluto, ma anche come mezzo per farli fuggire a gambe levate, e che riuscirono a perseguire il suo intento.
Un' altro giorno è passato, i due ragazzi sono molto vicini alla loro prima meta, ma le domande vengono spontanee: chi è la persona che deve incontrare Edward, perché è così importante? beh, forse lo scopriremo nella prossima puntata.