Pokémon Return Realoded - Storia di un viaggio, La pokéfiction del forum!

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jackman
view post Posted on 25/3/2008, 14:41




PUNTATA N.1 - L' incontro del Destino



Fallentown è un paesino in mezzo al bosco più fitto della regione di Kanto. Qui, meno di una centinaia di persone vivono tranquillamente, fra il lavoro, il gioco, per i più piccoli, e i bagni nella sorgente termale, poco vicina al laghetto vulcanico dove le acque di una potente cascata cadono e si uniscono a quelle altre più miti e gradevoli. Qui abitava Vanessa, un' adolescente affascinante e pura. Veste sempre il suo Candido vestito con pizzi lilla, scollato terminante in un' ampia gonna. Alla testa teneva sempre un cappello con una grande visiera , bianco anche quello, con una fascia ancora lilla, il suo colore preferito. Viveva in questo paesino sperduto con felicità: aveva i suoi amici e compagni e suo nonno, che l' ha sempre accudita da quando i suoi genitori, entrambi archeologi, erano partiti anni fa per perseguire le loro ricerche. La sua vita sembrava destinata a rimanere sempre monotona, alla fine... ma arrivò quel giorno. Quel giorno, Edward stava attraversando il bosco assieme a Missingno, per arrivare al più presto in una nuova città, per battere una nuova palestra. Intanto, la ragazza, stava tornando dalla scuola degli anziani e si diresse verso la sua piccola casa di legno, con lo stile tradizionale del paese. Entrò, gettò la sua cartella a terra e si diresse in bagno, per prendere degli asciugamani e del sapone: si stava preparando per andare verso il lago Cromo, per togliersi finalmente ogni segno di stress della vita quotidiana.
Sapeva che a quell' ora non sarebbe passato nessuno, e quindi si sarebbe goduta l' acqua tiepida che le avrebbe accarezzato dolcemente il volto. Chiuse la porta e con la sacca s' incamminò alla chetichella, ed uscì dal centro del paesino.
Edward, intanto, ignaro di cosa stava per accadere, camminava tranquillamente, sbuffando di tanto in tanto per la fame. Vanessa, arrivata alla conca, si stiracchiò e respirò profondamente.
-Ah, finalmente un po' di calma- esclamò beatamente.
poi si tolse le sue piccole scarpe e ripose la sacca sull'erba.
Il cappello volò via come lanciato dal vento e si posò proprio sul borsone. Si avvicinò all' acqua e, tenendosi alta la gonna del vestito, mise i piedi a mollo ed iniziò a chiudere gli occhi. Quando poi le sembrò che si fosse adattata a quella temperatura, tornò alla sacca e si tolse con circospezione il suo lungo vestito ed entrò nel lago con un panno, dirigendosi verso la cascata, la doccia migliore che per lei si potesse mai avere. In quel momento d' intimità assoluta, si ricordò, però, di aver lasciato il sapone a riva, quindi tornò lentamente a terra coperta dall' asciugamano e guardandosi in giro, per assicurarsi che non venisse spiata da nessuno. Arrivata alla sua meta, si chinò e cercò nella borsa la saponetta, ma non si accorse che un' ombra oscura la stesse orservando, e che questa le fosse davanti e lontana di un paio di metri. Vanessa prese ciò che le serviva e la alzò al cielo come un trofeo, e canticchiando alzò lo sguardo, e si accorse che c'era un' ombra, ma rimase immobile e spaventata: non era un ragazzo, era un ariados. Il pokémon si avvicinò tenebroso alla ragazza, che impietrita dal terrore, fece cadere ciò che aveva in mano, facendo rimanere su di lei nient' altro che un' espressione terrificata e immobile. Poi si riprese e gridò con una forza sovrumana. Edward si fermò nel suo cammino, sentì quell' urlo e si mise a correre istintivamente verso la fonte del suono, che non era lontana. l' Ariados stava per attaccare la ragazza, quando da un cespuglio balzò il ragazzo e il suo fedele pokémon. L' ariados scansò lo sguardo dalla ragazza e lo fissò su Ed, che, lentamente, senza accorgersi di ciò che stava accadendo, stava guardando con occhi spalancati la ragazza, che rimaneva lì, con lo sguardo piangente e aperto, dai piedi in su, diventando rosso e sputando come fumo dal naso. La ragazza, accorgendosi della sua situazione, gridò assordantemente e, balzando indietro riprese quel panno cadutole e si nascose dietro un albero, piangendo.
Jack si riassestò squotendo la testa e vide il pokémon rabbioso. -Missingno. vai con l' attacco bug-. Dal pokémon uscì un raggio che smaterializzò tutto ciò che incontrava, ma non l' ariados, che fuggì. Jack raccolce allora quel vestito e gli altri effetti personali di quella ragazza, e con il braccio, rimanendo dietro il tronco dell' albero, le passò quanto aveva raccolto. Quando Vanessa si coprì, ancora in lacrime, uscì dal nascondiglio e con la voce tremante disse: - tu, tu chi sei?-. Ed rispose - Un allenatore-. La ragazza non riuscì a contenere il pianto e si gettò al busto di jack, piangendo, -ho avuto paura- gli disse con voce commossa, tirandogli piccoli pugni. Un po' dopo, Ed e Vanessa tornarono assieme a casa della ragazza, dove vennero accolti dal nonno, che ascoltò la vicenda. -Oh Oh Oh, e così è successo tutto ciò?- disse quell' uomo magro sulla novantina -E quindi tu saresti un allenatore? Da tanto tempo che non viene in questo paesino un Allenatore, perché sei qui?- ed Ed: -Volevo trovare una scorciatoia, ma alla fine io e Missingno abbiamo sentito sua nipote urlare-. -Missingno, dici? Dov'è tuo fratello? Non lo vedo...- -Non è una persona, è un pokémon- ribattè il ragazzo prendendolo da dietro la schiena, intimidito dalla presenza dell' anziano. -Non avevo mai visto un pokémon del genere...- -Certo Signore, è l' unico esemplare esistente di questo pokémon, che sta alla base di tutti gli altri-. -Sta alla base di tutti gli altri? oh oh oh, beh, allora tieniti stretto il tuo amico e fermatevi alla nostra casa per questa notte. Vanessa annuì imbarazzata e rossa in viso. Quindi la ragazza lo portò alla sua cameretta e lo fece entrare. -Scu...scusa il disordine- disse Vanessa mensionando i suoi peluche. -Scusa di che? sono così carini- rispose girandosi sorridendo verso la ragazza-. -Ehm, Edward, ti chiami così vero?- -chiamami pure Ed- -Dimmi, Ed, cosa fa un allenatore?-. Jack la guardò divertito e le disse -Essere allenatori è intraprendere un viaggio che porta l' uomo ed il pokémon ad essere unito e diventare una squadra- -Io e i Pokémon? sarebbe stupendo- -Si, lo è- -E come si diventa allenatori?- -avendo i pokémon e tanto cuore- -e come posso averli?- -Catturandoli con le Pokéball- -... ooohhh- esclamò la ragazza, come se quelle cose fossero provenienti dall' altro mondo -Tu dici, tu dici che potrei diventare anch' io un' allenatrice di Pokémon?- -Ma certo!-. -Senti allora...- riprese Ed -se ti interessa a diventare un' allenatrice puoi venire con me in viaggio- -con ... te?- lei lo guardò arrossata -certo, incontreresti tanta nuova gente e faresti tante nuove esperienze- -Ma il nonno...- -Lo devi chiedere anche a lui, naturalmente-... e così passò il pomeriggio e la sera. La mattina Ed si svegliò, aveva dormito sul pavimento per non usare il letto della ragazza, fin troppo gentile. Si sveglio, si lavò il volto nella fontana fuori dall' abitazione e si vestì , approntandosi con Missingno. per ripartire. Aprì la porta scorrevole del soggiorno, ed esclamò -Buongiorno Vanessa, Buongiorno Signore- Sia l' uomo sia la ragazza lo salutarono -Poi lui si fermò, e come sempre guardando la ragazza, con in testa il cappello e al braccio un borsone, le disse -Stavi uscendo?- Lei: -No, ti stavo apettando perché...- -Lei partirà con te!- Disse Ridendo grossolanamente il nonno -Ha bisogno di nuovi spazi e di nuova gente, questo posto è diventato troppo piccolo per lei.-
-Dice sul serio, signore?- -Certo, ma proteggi sempre mia nipote, se le succedesse qualcosa io...- -NONNO!- esclamò la ragazza... - Va bene, Va bene, potete andare-. Il nonno e la ragazza si abbracciarono. -Buon Viaggio, diventa una grande allenatrice- -Grazie nonno, saluta tutti quanti mi raccomando- disse ad occhi lucidi. - Ma, Vanessa, sei sicura di ciò che fai?- le disse Ed -SI-. La convinzione della ragazza era a 1000 e Jack non le richiese altro per confermare la sua decisione. I due partirono, Vanessa corse via per non piangere ed Ed costretto a seguirla col fiatone, per la promessa fatta a suo nonno di tenerla sempre sotto gli occhi. Così Iniziò l' avventura di questi due coetanei nel mondo dei pokémon che li porterà oltre l' orizzonte. Oltre i confini dell' universo.



Edited by jackman - 25/3/2008, 21:43
 
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view post Posted on 25/3/2008, 14:49




Fantastico! Nn vedo l'h che tu scriva la 2° puntata ^^
 
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jackman
view post Posted on 25/3/2008, 14:50




grazie ^^
 
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view post Posted on 25/3/2008, 16:50


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bello ma nn ho capito ki è jack?una volta si chiama ed e una jack?
 
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jackman
view post Posted on 25/3/2008, 17:10




asd XD

vabbé, il protagonista è uno col mio nome d' arte.

Edward Jackman , elementare XD
 
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view post Posted on 25/3/2008, 17:12


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jackman
view post Posted on 26/3/2008, 15:23




PUNTATA N.2 - Due Strani Pokémon



Jack e Vanessa avevano ormai oltrepassato quasi tutta la foresta ed erano diretti verso la città più vicina: Plumberopoli. Edward era abbastanza stanco di sentire le lamentele della ragazza, che diceva di non aver preso delle scarpe giuste per camminare per lunghissimo tempo oppure che aveva fame ed era sfinita. I due camminavano fra gli alberi da più di un giorno, nel quale era capitato decisamente di tutto: dalla tenda, che per Vanessa era troppo piccola, ai coleotteri che volevano entrarci e che spaventavano a morte Vanessa. Per questo motivo, durante la notte, jack non riuscì a chiudere occhio, in quanto la ragazza, che aveva rilevato una certa insicurezza scoperta poco per volta, lo chiamava ogni cinque minuti, mettendo fine ad ogni speranza di dormire serenamente. La mattina dopo la notte in bianco, jack non trovò più la sua compagna, che corse a cercare in giro, pensando che qualche pokémon o qualcuno l' avesse rapita per qualche motivo. La risoluzione della faccienda, però, anche se jack non sa se dire la parola "fortunatamente", era quella che Vanessa si era allontanata per lavarsi ad un ruscello poco lontano, ed era ritornata così, come se niente fosse. Decisamente, mentre pensava queste cose, jack era abbastanza pentito di averle offerto l' opportunità di viaggiare con lui, anche se, la presenza della ragazza, non so come, lo intiepidiva, quasi inteneriva. -Jack, sono stanca, fermiamoci- -No, Vanessa, siamo vicini ad un centro per viaggiatori, sii paziente- -Ma camminiamo già da due ore dall' ultima volta che l' hai detto- -è perché due ore fa mi serviva dirtelo per farti camminare ancora due ore- -Ma come ragioni? Comunque no, io sono una ragazza ed io mi fermo quando mi pare, punto- e la ragazza si piantò al terreno. -Questo non è un comportamento da ragazza, questo è un atteggiamento da bambina- -Bada a come parli, tu che col tuo egoismo non sai vedere oltre il tuo naso ed oltre i tuoi bisogni- -Ah si? Io sarei l' egoista? E chi ha preso le baccarancie dal mio zaino, allora?- -Avevo Fame- -Quelle sono le scorte che ci devono bastare sino al nostro arrivo a Plumberopoli- -Non m' importa, e non m' importa vederti guadagnare una medaglia- -Non andiamo lì per battere la palestra, io le ho battute già tutte- -E allora perché facciamo tanta strada?- -Devo vedere assolutamente una persona- -E chi sarebbe?- -Non sono cavoli tuoi, la incontrerai a tempo debito- -Vedi, sei anche arrogante- -Sei tu che mi fai uscire dai gancheri-... la litigata sarebbe andata avanti se Missingno non avesse attirato su di sé l' attenzione, per indicare loro che a poche centinaia di metri c'era una casa. -Il Centro, il centro- esclamarono. Corsero velocissimi ed arrivarono alla casa di legno, malomessa e che sembrava disabitata. -Questo ... è il centro?- disse Vanessa sbigottita. -Evidentemente non è più in funzione- Rispose Ed guardando la mappa con aria sicura. -E lo dici così, come se niente fosse?- -E che ci devo fare io?, non è colpa mia se è stato chiuso!- -è colpa tua se usi delle cartine vecchissime!- -Questa è una dei tipi di cartina più attendibili che si possano trovare in questa regione, quindi non prendertela con me.- -Non m' importa, me la prendo con te quanto voglio, perché sei un arrogante, egocentrico, egoista e anche maniaco- -Maniaco? che blateri?- -Ieri mi hai spiata mentre facevo il bagno al lago- -Non dire cavolate, sono corso da te solo perché gridavi come una forsennata- -Io gridavo come una forsennata perché sono stata presa di mira da un mostro- -un mostro? tu definisci gli ariados mostri?- -Certo che si- e dicendo questo, la ragazza tirò un pugno deciso alla porta di quella casa, che cadde all' istante. Jack era più che sorpreso e si domandò seriamente se quella che aveva vicino era una ragazza o un wrestler.
I due entrarono nella piccola casetta e cercarono in giro delle provviste, ma proprio quando Vanessa urlò di avere trovato la dispensa, una voce dall' uscio si fece sorpresa: -Che state facendo? chi siete?- Un vecchiò con due pokémon al seguito fece cadere i pezzi di tronco che aveva in mano e prese il fucile, incannando il colpo. Vanessa era terrorizzata, Ed anche, ma quest' ultimo si alzò e spiegò che pensavano che quella casa fosse abbandonata e tutto il resto. Quando il padrone dell' abitazione si calmò, offrì loro del cibo e dopo aver finito il pranzo, disse: - Non sbagliate, questo è il centro viaggiatori della strada di Plumberopoli, qui vivo da solo, da quando non sono più il custode della zona safari, e da una settimana vivo con questi due strani pokémon- poi tirò fuori un cestino di vimini, dove dentro due pokémon dormivano dolcemente. Erano tutte e due giallini, uno con parti arancioni e l' altro azzurre, tutti e due con un folto pelo sul corpo e sulla testa. -Che Amoorii- esclamò adorante la ragazza, con gli occhi lucidi. -Ha detto che li ha da una settimana, dove li ha catturati?- domandò il ragazzo. -Ma io non li ho catturati, li avevano abbandonati davanti a questa casa ed io non so veramente come liberarmene- -Liberarsene, ma sono così carini, come li hanno potuti abbandonare? mostri...- -Forse li hanno abbandonati perché sono due pesti infernali- -Anche se lo fossero, non è un motivo valido- rispose Vanessa -Sono Pokémon è hanno il diritto di avere un padrone che li ami- -Non arrivano molti allenatori di recente, quindi non li posso affidare a nessuno, e poi io sono così vecchio...- -Io sono un' allenatrice, posso prendermi io curo di ...- -Pireep e Mireep- intervenì l' uomo. -Sì, li vorrei-.
-Ma se non sai neanche come appendere una tenda, pretendi pure di accudire un pokémon?- disse Ed -Non sei ancora pronta- -Zitto tu, io ho accudito per tutta l'estate lo Zigzagoon di una mia amica, so come si trattano i pokémon!- -Accudire è differente da allenare- i due si guardarono con aria furiosa, quando il vecchio prese la pistola e sparò in alto perforando il tetto già bucato. -Come vuoi, ragazzina, ti metterò alla prova, faremo un duello pokémon con un pokémon ciascuno, se mi batterai, ti darò i pokémon del cestino- -Ma signore, Vanessa non ha mai...- -Taci! io voglio mireep e pireep con me, e farò qualunque cosa per averli-.
Intanto i due pokèmon si erano svegliati e osservarono con attenzione ciò che accadeva. Jack , Vanessa ed il vecchio, quindi si diressero nel retro della casa, dove l' uomo era solito intagliare il legno. -Tu ragazzo, prestale un pokémon e facci da arbitro-. -Jack, prestami Missingno., con lui non posso perdere- -Presuntuosa ragazzina- borbottò il vecchio. Jack alquanto arrabbiato disse a Missingno di combattere al fianco di Vanessa, e lui , un po' stranito, accettò l' ordine. -Ora vediamo come te la cavi con il mio...- il vecchio lanciò la pokéball in aria che quando cadde sprigionò una grande luce. -Tauros- Un tauros alquanto rabbioso si stava caricando di fronte a Vanessa, molto intimorita. -Non mi faccio vincere dalla paura,vai missingno attacca con attacco rapido!- Il tempo, per Ed, in quel momento si fermò, cadde all' indietro per le idiozie che aveva sentito, ma se per jack il tempo era fermo, per tauros non lo era, e sferrò l' attacco pestone al povero Missingno., che si era girato confuso verso Vanessa. Missingno si rialzò da terra e attese l' ordine della ragazza -Usa missirspillo, usa boato, usa tornado, usa segugio, usa tuononda...- mentre la ragazza pronunciava tutti gli attacchi che il pokémon di ed non aveva mai imparato, tauros combatteva con missingno, che , di testa sua, per salvare la pelle, saltava di qua e di là per evitare i fortissimi colpi. -usa terremoto, tauros- urlò il vecchio, e subito il pokèmon creò una fossa nel terreno che stava quasi per travolgere il pokémon che saltò via per miracolo. Intanto la ragazza continuava a pronunciare attacchi a casaccio, mentre poi le venne un' illuminazione e si ricordò di quando venne salvata al lago e dell' attacco usato per scacciare l' ariados, e subito esclamò: -Finiscilo, usa Bug- Ed era sbalordito, quasi affascinato, dal suo pokémon partì un raggio potentissimo che prese in pieno la furia scatenata avversaria, mandandola ko. -Tauros, ritorna- Iniziò il vecchio -Sei stata bravina, ma non troppo, se mi hai battuto è solo merito del tuo pokémon- -Ma cosa dice, io sarò una grande allenatrice imbattibile!- E mentre Jack stava prendendo già le sue cose in attesa di un lamento della ragazza sentì: - é per questo che ti do' i miei due pokémon- -Dice sul serio?- rispose gasata la ragazza -Si, purtroppo non ho trovato di meglio da quando ce li ho...- La ragazza vide all' uscio che portava al retro, i due pokémon che guardavano attentamente e si gettò abbracciandoli su di loro, felice... ma , spaventati, i due sferrarono scintille che cossero a puntino la ragazza, che giacette per del tempo annerita e fumante per terra, sotto le ghignate di Ed e le risate del vecchio. E così arrivò il tramonto, Ed e Vanessa erano pronti per ripartire, con due nuovi compagni, legati bel stretti con delle corde e tenuti con guanti di plastica dalla ragazza, che quasi si pentì della sua scelta di averli con sé, un po' come Jack di avere Vanessa... comunque sia la combricola ripartì, con i spari vaganti del vecchio, che usava come saluto, ma anche come mezzo per farli fuggire a gambe levate, e che riuscirono a perseguire il suo intento.
Un' altro giorno è passato, i due ragazzi sono molto vicini alla loro prima meta, ma le domande vengono spontanee: chi è la persona che deve incontrare Edward, perché è così importante? beh, forse lo scopriremo nella prossima puntata.

 
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jackman
view post Posted on 26/3/2008, 18:10




spero che la 2a puntata sia piaciuta ^^
 
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Ayumi-chan
view post Posted on 26/3/2008, 18:17




sei bravo^^io invece ho il blocco dello scrittore XD
SPOILER (click to view)
sbaglio o ti piace FMA?
 
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jackman
view post Posted on 26/3/2008, 18:20




beh, per andare avanti, mi immagino cosa potrebbe succedere in un cartone animato con gli stessi personaggi e poi scrivo.

SPOILER (click to view)
no, non ti sbagli affatto XXDDD
 
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Ayumi-chan
view post Posted on 26/3/2008, 18:25




io oramai ho abbandonato sul cantiere la mia scorsa fanfic (quella nella vecchia return) anche se aveva avuto abbastanza successo...però sto preparando altro, una sorpresa *_*cmq, hai un futuro da scrittore di fanfic^^ continuala presto la tua storia
SPOILER (click to view)
sei un fan di Roy Mustang, a quanto vedo XD quando ho visto lui nel tuo avatr e firma mi sono venuti in mente alcune scene comiche con lui (tipo quella delle minigonne XD)
 
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jackman
view post Posted on 26/3/2008, 18:31




grazie, spero che tu legga progressivamente la mia pokéfiction, mi farebbe molto piacere ^^

SPOILER (click to view)
no, non sono un fan... IO SONO roy XD

vabbé ma quella scena non è nulla... cercati su Youtube "FullMetal Idioti" e vedi poi quanto ridi XD
 
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.:†*S.M.E*†:.™
view post Posted on 26/3/2008, 18:39




Anche questa 2° puntata è fantastica. Bravissimo!
 
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jackman
view post Posted on 26/3/2008, 18:41




grazie ^^

cercherò ogni giorno di mettere una puntata nuova... ma come sapete la scuola e scuola... cercherò cmq di riuscire nel mio intento.
 
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jackman
view post Posted on 27/3/2008, 16:28




PUNTATA N.3 - Il Motociclista - Prima Parte



Era l' alba e Jack, Missingno e Vanessa, che trascinava ancora i suoi due nuovi pokémon, erano ancora in viaggio. Non poterono dormire quella notte seguente all' incontro con il vecchio che donò alla ragazza quelle due pesti di Mireep e Pireep, perché il tempo diurno non sarebbe bastato per arrivare in tempo a Plumberopoli, nella quale vaga la persona che jack deve assolutamente incontrare, ma che rimane ignota per la ragazza, che non era riuscita a carpirne il nome. Tutti e due erano stanchi morti: jack oramai abituato, portava addosso solo occhiaie qusi fiolacee, mentre Vanessa era quasi dormiente e solo camminante dall' istinto del camminare. Ma lo scostare dell' ultimo ramo dell' ultimo albero che segnava la fine del bosco riempì il cuore del ragazzo che svegliò la ragazza. -Vanessa, guarda, guarda che spettacolo della natura- Davanti a loro si estendeva una grande valle, delimitata dalle colline piene di alberi. e lì in mezzo, c'era Plumberopoli quasi fiammante, tanta era la luce di quel sole nascente che regnava poco più in alto della cittadina, colorando il cielo di giallo, rosa e azzurro intenso, che scacciavano i residui della notte. La ragazza aprì di più gli occhi -Vanessa... siamo a Plumberopoli- La ragazza non ci vide più, e con le sue ultime forze, si mise a correre, in un gesto disperato, come un viaggiatore del deserto corre verso l' oasi, e così che iniziò quel giorno. I due si diressero al centro pokémon, e tutto il gruppo lì fece colazione, quasi tutto, perché i due piccoli pokémon di Vanessa si rifiutarono di mangiare il cibo da lei offerto. -Ehi, jack, allora adesso mi puoi dire chi devi incontrare?- -Ah già, giusto, ora te lo posso dire: devo assolutamente incontrare una persona che entrerà qui al 3... 2... 1...- -Buongiorno a tutti!- La porta scorrevole si aprì e fece entrare un uomo sulla trentacinquina, abbastanza alto, con piccoli occhiali e con un aspetto modesto e non troppo curato. -Buongiorno Professor Elm- si fece avanti l' infermiera Joey, mentre lo stupore di Vanessa si moltiplicava -Cosa la porta qui a Kanto?- -Eh, eh, signorina, è sempre un piacere vederla, ma questa volta devo incontrare anche un' altra persona- disse mettendosi la mano dietro la nuca e ridendo, mentre l' infermiera stava diventando rossa. -Buongiorno Dottor Elm- esclamò Ed alzandosi dal tavolo. L' uomo si avvicinò -Professore, sono un professore, te lo scordi sempre, eh?- -Eheh, come sta, da tanto tempo non ci vediamo- -Abbastanza, diciamo dall' ultima volta che mi hai finito il pokédex di johto- -Ah, si, mi ricordo che mi rompeva sempre per quell' aggeggio- -Ahah, beh, ci siamo incontrati per questo motivo, vero?- -Si, signor Elm, si accomodi- E così il professore si sedette sulla sedia vuota del tavolo. -Beh, come è andato il viaggio, è stata dura partire da hoenn sino a qui, e poi, da ora che porti con te solo missingno.- -Essì- -E poi, chi è questa bella signorina- ghignò guardando Jack con occhi maliziosi -è la tua ragazza?- -No!- Rispose Jack seccato -è da due giorni la mia compagna di viaggio- -Ah, eheh, finalmente ti sei deciso a non fare più il lupo solitario- -Forse ha ragione, ma prima o poi non la reggo più- -Perché, dai problemi?- si rivolse Elm alla ragazza, che sudò freddo -Comunque- riprese il ragazzo -Mi dica, ha detto che c'era una cosa che mi doveva assolutamente far vedere- -Ah si!- Poi mise le mani nervosemente nella sua tracolla verde muschio e fece uscire un oggetto rosso a striature nere, con apertura a conchiglia e a due schermi. -Ma questo è ... un pokédex!- -Non è solo un pokédex, è anche pokégear, pokénav, cercasfide, ricerca di offerte di scambi direttamente dal database nazionale scambi, mini-computer e sopprattutto minitrasmettitore-.
-EhEh- Disse Jack sudando freddo come la sua compagna -Vuol dire che mi terrà completamente sott' occhio anche in questa ricerca?- -è una cosa seria, ed, molto seria. Lo sai benissimo che sta succedendo in tutte le varie regioni, vero? I pokémon stanno avendo un processo evolutivo inaspettato, per alcuni esemplari... in pratica stanno iniziando a vivere molte nuove forme di vita pokémon.- -Ed il mio compito è di catalogarle... con questo pokédex di sinnoh?- -Non è il pokédex di sinnoh, questo riceve da microsensori tutte le informazioni dai pokémon le confronta con quelle di altri pokémon, creando un responso che al 99% indica la provenienza o la motivazione della creazione di quel pokémon.- Tutt' un tratto guardò fisso i due pokémon di Vanessa, e spalancò gli occhi. -Dove...li...hai...presi?- disse con la luce rispecchiante negli occhiali -Me li ha affidati un anziano signore che non poteva occuparsene e che li aveva trovati abbandonati- disse velocemente e spaventata dalla reazione dell' uomo. Elm allora esplose in una gioia enorme prese in aria i due pokémon legali assieme con quella fune e li agitò per aria esprimendo la sua gioia e l' unicità di quei pokémon. -No, profesore, non, faccia così- disse impaurito jack, con Vanessa che si copriva gli occhi. I due pokémon allora fulminarono per paura il professore che dopo esser rimasto a terra fumante, si rialzò e prese in mano il pokédex e lo aprì -Ora state a guardare-Disse puntando il Pokèdex verso i due pokémon. L' oggetto emetté alcuni suoni strani prima di congiungersi in una voce nasale e robotica -Mireep e Pireep. Sono due pokémon nati da un uovo di Mareep, attribbuito ad un Plusle o un Minum. Registrazione Dati Attuata- e poi si chiuse. -Vedete? è una delle innovazioni scientifiche più utili di questo secolo!- -Quindi, professore, la mia prossima missione è quella di catalogare la maggior parte di pokémon ignoti?- -Esattamente, Ed, lo devi fare per la scienza- -Come sempre, non lo faccio per la scienza, lo faccio perché sennò lei perderebbe la faccia- rispose il ragazzo ghignando -Edward!- lo rimproverò la ragazza -No, ha ragione, ultimamente sono stato messo molto da parte dalla comunità scientifica, e questo è il modo di riscattarmi un po'- e poi rise ancora.
-Scusatemi ragazzi, ora devo proprio andare, io sono sempre in movimento, e poi non posso far aspettare la signorina Joey per il nostro rituale incontro di aggiornamento sulla schiusura di uova pokémon- -ahah, è per quello che vi incontrate, vero?- disse ridendo -Beh, Auguri e figli maschi- -EEED!- lo rimproverò ancora la ragazza, ma che non fu ascoltata per le risate dei due, che sembravano grandi amici. -Beh, ora corro- disse alzandosi dalla sedia -Cercherò di seguire da più vicino possibile il vostro viaggio, buona fortuna- e poi si allontanò. -Vedi, ecco perché non ti volevo parlare di lui- poi rise. -Sembrate grandi amici, quando vi siete conosciuti?- -Te lo racconto per strada, adesso dobbiamo andare un attimo alla palestra, ok?- i due si alzarono, salutarono e uscirono dal centro. Camminarono per un po' e poi Ed iniziò -Io e Elm ci siamo conosciuti quando...- in quel momento, un ronzio si fece frastuono in pochi secondi, una banda di motociclisti stavano per investirli, Ed tirò in dietro Vanessa, ma uno dei malviventi, uno la cresta le prese la borsa, dove dentro teneva anche Mireep e Pireep, che si erano assopiti -Nooo...- Gridò la ragazza, che stava quasi farsi investire, se non fosse stata per la presa di jack, poi si allontanarono a gran velocità, ma nell' allontanarsi, uno di quei ladri si girò e guardò con pena la ragazza. Subito i ragazzi si misero in una corsa affannata per la stanchezza. La banda si fece piccola all' orizzonte e sotto il pianto di Vanessa i due si fermarono in mezzo alla strada, incapaci di riprendere quei ladri. Tutto sembrava perduto, quando Jack vide qualcosa brillare in lontananza... Jack si avvicinò e vide che era un biglietto. -Vanessa, leggi, leggi, leggi attentamente- sul bigliettino c'erano scritte poche parole scritte grossolanamente a matita "Covo - grotta sul colle petra" e poi un appunto sottolineato "non dimenticare". I due si guardarono straniti, non sapevano se quello fosse solo carta straccia o l' unico modo per ritrovare Mireep e Pireep, l' unico modo per riabbracciarli.

-TO BE CONTINUED-

 
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60 replies since 25/3/2008, 14:41   4721 views
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